Sento quel brivido leggero; è arrivato. Lo si avverte la sera, quando il sole, che fino a questo momento ci ha avvolto con il suo calore, stanco si ritira. Lo si percepisce tra le dita dei piedi quando l’aria si insinua, trovando posto nei piedi nudi. E allora, calzini, golf e plaid escono dalle ante dell’armadio. È ancora troppo presto per cambiare il guardaroba.
Ottobre non sembra spaventare; sembra un ponte di passaggio tra la coda dell’estate e l’arrivo dell’inverno. Ci accompagna dolcemente e si preannuncia con i suoi frutti e i suoi colori. Le finestre si chiudono e le prime coperte vengono posate sopra il letto. Arrivano le zuppe calde e il crepitio del primo fuoco nella stufa.
La prima nebbia si fa notare, ma non è ancora quella fitta e gelida; sale dalla terra una lieve nebbiolina che sfiora appena l’orizzonte.
È difficile ritrovare il ritmo; l’inverno sembra sempre troppo lungo, la scuola sembra essere iniziata ormai da troppo tempo e la mente pensa già alle vacanze di Natale. Il buio arriva prima facendo anticipare il nostro rientro a casa. Amici e cugini svuotano la casa, si rientra, le serate in casa si fanno più lunghe e le trasmissioni iniziano la programmazione invernale.