Quando inizia l’età adulta?
E quando ci si rende conto di essere diventati grandi e maturi?
Una singola parola potrebbe riassumere questo concetto, un periodo di vita che segna l’inizio di uno stadio e la fine di un altro. È così che nei miei ricordi si palesò l’ingresso nell’età adulta per mio fratello.
La scuola sarebbe iniziata il giorno seguente, e tutto ciò che prima era considerato “giochi da bambini” avrebbe perso significato, trasformandosi in qualcosa di più grande.
Ma cosa rappresentasse esattamente questa transizione per noi fratelli, rimaneva un mistero. Forse significava che lui non avrebbe più giocato con noi, che l’innocenza del passato avrebbe ceduto il posto a nuove responsabilità.
La serietà della situazione fu evidente anche per mio fratello, che affrontò con consapevolezza la gravità di quel cambiamento. Rifiutò di salire per cena, deciso a giocare fino allo sfinimento.
La sua cartella era pronta, il suo nome scritto sul grembiule: non c’era via d’uscita, stava per diventare adulto.
Tra noi fratelli regnava una confusione curiosa, alimentata da domande su come lui si sarebbe svegliato il giorno seguente. Non ho un ricordo preciso di quel momento esatto, ma ricordo vivamente che l’essere cresciuto non sembrò influenzare significativamente le nostre lunghe giornate di gioco.
Insomma, nulla sembrò cambiare davvero, se non la sua temporanea assenza durante alcune ore della giornata.